Questo articolo si applica a Creative Cloud 2018 e versioni precedenti.
Creative Cloud espande le funzionalità dell'applicazione offrendo accesso a vari servizi, come Assets, Adobe Fonts e Behance. In numerose aziende, per limitare e controllare l'accesso a Internet viene implementato un server proxy.
Il presente articolo descrive i diversi livelli di supporto per gli ambienti proxy nei prodotti Creative Cloud.
Requisiti di proxy per Creative Cloud Libraries
Negli ambienti aziendali, è necessario collegare Creative Cloud Libraries a localhost per una corretta sincronizzazione del pannello Librerie nelle applicazioni. Di conseguenza, se utilizzi le librerie, imposta localhost e 127.0.0.1 in modo da ignorare il server proxy per l'ambiente aziendale.
Nei computer Mac, se utilizzi Configurazione proxy automatica (PAC) o il protocollo WPAD (Web Proxy Autodiscovery Protocol), devi anche attivare l’impostazione Escludi nomi host semplici.
Nota: questa impostazione è obbligatoria se immetti manualmente l'URL o l'P del server proxy.
Per dettagli sulla configurazione del proxy per Creative Cloud Libraries, consulta Configurare il proxy per lavorare con le librerie e Configurare il proxy da un amministratore di rete.
Tipi di configurazione proxy supportati
Mac e Windows supportano le seguenti configurazioni proxy:
- Impostazioni proxy che utilizzano l'URL del PAC, con o senza autenticazione
- Rilevamento automatico del proxy (WPAD)
- Autenticazione di base. Se un utente immette le proprie credenziali nell'app Creative Cloud, Creative Cloud Libraries utilizza tali credenziali. Se l'utente non immette le proprie credenziali nell'app Creative Cloud, nel pannello di Creative Cloud Libraries viene visualizzato un prompt che richiede l'immissione delle credenziali dell'utente.
- L'autenticazione Kerberos è supportata in Creative Cloud Libraries e nell'app Creative Cloud. Tuttavia, l'autenticazione Kerberos non è supportata per i prodotti Creative Cloud.
Tipi di configurazione proxy non supportati
Le seguenti configurazioni proxy non sono supportate:
- Autenticazione NTLM
- PAC locale file supporto
Supporto per i file PAC
L’app Creative Cloud e Creative Cloud Packager supportano i file PAC remoti con l'autenticazione di base (file PAC archiviato su un server remoto con riferimento da un URL).
L'app Creative Cloud e Creative Cloud Packager non supportano i file PAC archiviati localmente.
L'autenticazione NTLM non è supportata.
Ambienti di proxy autenticati con l’app desktop Creative Cloud e i prodotti Creative Cloud
Si consiglia di fare affidamento solo su proxy HTTP e HTTPS. Il proxy SOCKS non è supportato nell'app Creative Cloud.
Negli ambienti aziendali configurati per l'utilizzo di un server proxy con autenticazione di base si osserva il seguente comportamento.
Se si utilizzano le funzionalità complete di Creative Cloud, gli utenti eseguono l'accesso tramite l'app Creative Cloud per ottenere la licenza del software e utilizzare i servizi. Al primo avvio dell'app Creative Cloud, il proxy è rilevato con conseguente richiesta delle credenziali.
Immetti le credenziali del server proxy e seleziona l'opzione di salvataggio. Quando le app Creative Cloud vengono avviate, richiedono una connessione a Internet. Le app riconoscono che le credenziali sono già memorizzate dall'app Creative Cloud e, di conseguenza, le utilizzano.
Le applicazioni non richiedono più all'utente di effettuare la connessione a Internet e tutte le funzionalità vengono sbloccate.
Nella seguente applicazione, tuttavia, questo supporto non è completamente integrato e in un ambiente proxy autenticato è possibile osservare il comportamento descritto di seguito.
Muse
Un utente riceve vari messaggi di richiesta di immissione delle credenziali. Quando un utente sceglie di salvare, la finestra di dialogo delle credenziali viene soppressa e non viene visualizzata durante gli avvii successivi.
Proxy autenticato senza app Creative Cloud
Se disponi di un ambiente proxy autenticato ma l'app Creative Cloud non è installata, ogni applicazione gestisce la connessione proxy in modi diversi. Solitamente, viene visualizzato un solo prompt di richiesta delle credenziali proxy. Tuttavia, in alcuni casi, vengono visualizzate in modo persistente più finestre di dialogo all'avvio e quando si effettua l'accesso a più funzionalità.
Per ignorare l'autenticazione, alcuni server proxy consentono l'inserimento dei domini nelle white list. Un elenco completo è disponibile nel documento relativo agli endpoint di Creative Cloud Enterprise.
Comportamento per gli ambienti che non desiderano usufruire dei servizi o sono offline
Quando si è offline, le applicazioni generano un errore e non richiedono l'immissione di credenziali per la connessione a Internet. Se gli utenti tentano di accedere a funzionalità online, viene visualizzato un messaggio che li informa di essere offline. Se gli utenti finali tentano di accedere a servizi che richiedono l'app Creative Cloud (come ad esempio le librerie) viene visualizzato un messaggio che li informa della necessità di installare l’applicazione.
I prodotti presentano numerose funzioni per le quali è richiesta una connessione a Internet. Seguono alcuni esempi di tali funzionalità:
- Prompt e preferenze di Sincronizza impostazioni
- Prompt e preferenze di accesso (dal menu Aiuto e altri ancora)
- Prompt di Adobe Anywhere in Adobe Premiere Pro
- Preferenze di Business Catalyst in Muse
- Preferenze di Lightroom Mobile in Lightroom
- Attivazione di font
- Creative Cloud Libraries e tutte le altre preferenze di Adobe CreativeSync
Sincronizzare le impostazioni
La funzione Sincronizza impostazioni funziona in ambienti proxy quando è utilizzata nelle versioni più recenti dei seguenti prodotti:
- Dreamweaver
- Premier Pro
- Adobe Media Encoder
- Animate