Conoscere la velocità di trasferimento dati del pubblico
Quando distribuite video in Internet, producete file con velocità di trasferimento dati inferiori. Sebbene gli utenti che dispongono di connessioni Internet veloci siano in grado di visualizzare i file con brevi periodi di attesa per il caricamento, gli utenti remoti devono attendere che questi vengano scaricati. Create clip video brevi per mantenere i tempi di download entro limiti accettabili per gli utenti con connessioni remote.
Selezionare la frequenza di fotogrammi appropriata
La frequenza di fotogrammi indica i fotogrammi al secondo (fps). Per le clip con velocità di trasferimento dati elevata, è utile impostare una frequenza di fotogrammi inferiore per migliorare la qualità della riproduzione in presenza di larghezza di banda limitata. Se, ad esempio, eseguite la compressione di una clip con poco movimento, dimezzando la frequenza di fotogrammi potete risparmiare soltanto il 20% della velocità dati. Tuttavia, se eseguite la compressione di un video con una molto movimento, la riduzione della frequenza fotogrammi incide maggiormente sulla velocità di trasferimento dati.
Poiché i video vengono riprodotti meglio con la frequenza di fotogrammi nativa, mantenete tale frequenza se i canali di distribuzione e le piattaforme usate per la riproduzione lo consentono. Per la distribuzione sul Web, richiedete tali dettagli al vostro servizio di hosting. Per i dispositivi portatili, utilizzate predefiniti di codifica specifici del dispositivo e l’emulatore del dispositivo disponibile tramite Adobe Media Encoder in Premiere Pro. Se si riduce la frequenza fotogrammi, è possibile ottenere il risultato migliore dividendo la frequenza per numeri interi.
Selezionare una dimensione dei fotogrammi adatta alla velocità dati e alle proporzioni dei fotogrammi
A una determinata velocità di trasferimento dati (velocità della connessione), infatti, l’aumento delle dimensioni dei fotogrammi riduce la qualità del video. Quando selezionate le dimensioni dei fotogrammi per le impostazioni di codifica, prendete in considerazione la frequenza di fotogrammi, il materiale di origine e le preferenze personali. Per evitare l’effetto pillarbox, scegliete una dimensione dei fotogrammi che abbia le stesse proporzioni del metraggio sorgente. Ad esempio, se codificate un metraggio NTSC in una dimensione fotogrammi PAL, si verificherà l’effetto pillarbox.
Prendere in considerazione i tempi del download progressivo
È importante conoscere il tempo necessario per scaricare una parte sufficiente di video da consentire la riproduzione fino alla fine senza eventuali interruzioni necessarie per completare il download. Durante il download della prima parte della clip video, potete visualizzare altro contenuto per nascondere il download. Utilizzate la seguente formula per clip brevi: Pausa = tempo di download - tempo di riproduzione + 10% del tempo di riproduzione. Se, ad esempio, la clip dura 30 secondi ed è necessario 1 minuto per scaricarla, dotate la clip di un buffer di 33 secondi. La formula applicata è 60 secondi - 30 secondi + 3 secondi = 33 secondi.
Rimuovere disturbo e interlacciamento
Per una codifica ottimale, rimuovete disturbo e interlacciamento.
Maggiore è la qualità dell’originale, superiore sarà la qualità del risultato finale. La frequenza dei fotogrammi e le dimensioni dei video di Internet sono inferiori a quelle dei video televisivi. Tuttavia, monitor dei computer generalmente presentano saturazione, nitidezza, risoluzione e fedeltà dei colori almeno pari a quelle dei televisori ad alta definizione. Anche nel caso in cui si disponga di un piccolo schermo, la qualità dell’immagine può risultare importante per i video digitali quanto per i televisori ada alta definizione. Le imperfezioni e il disturbo risultano evidenti sullo schermo di un computer quanto su quello di un apparecchio televisivo.
Seguire le stesse linee guida per l’audio
Le considerazioni applicate alla produzione di video valgono anche per la produzione di file audio. Per ottenere una buona compressione, iniziate da un audio pulito. Se il progetto contiene audio di un CD, trasferite i file audio direttamente dal CD nel disco rigido anziché registrare il suono attraverso l’input analogico di una scheda audio. La scheda audio introduce infatti una conversione digitale-analogico e analogico-digitale non necessaria, che può generare disturbi nell’audio di origine. Gli strumenti per eseguire il trasferimento digitale diretto sono disponibili sia per le piattaforme Windows sia per Macintosh®. Per registrare da un’origine analogica, utilizzate la scheda audio della migliore qualità disponibile.