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Automatizzare il rendering con aerender
Il file eseguibile aerender.exe è un programma con un’interfaccia da riga di comando che consente di automatizzare il rendering. Il file eseguibile si trova nella stessa cartella dell’applicazione After Effects primaria. I percorsi predefiniti di questo file sono:
Windows: \Programmi\Adobe\Adobe After Effects CC\Support Files
Mac OS: /Applicazioni/Adobe After Effects CC
Potete usare l’applicazione aerender per eseguire operazioni di rendering su più computer all’interno di una render farm, oppure potete usarela in un unico computer nell’ambito di un’operazione batch.
Per usare il programma immettete il comando aerender sulla riga di comando (o in uno script batch), separato da una serie di argomenti opzionali. Alcuni argomenti sono semplici opzioni che non prendono argomenti propri (ad esempio, -reuse), mentre altri prendono argomenti propri (ad esempio, -projectproject_path).
Immetti il comando aerender -help per visualizzare le informazioni sull’uso.
Il numero di versione e build dell’applicazione sono scritti nell’output standard (stdout).
Il rendering può essere eseguito tramite un’istanza già in esecuzione di After Effects o tramite un’istanza appena avviata. Per impostazione predefinita, aerender avvia una nuova istanza di After Effects anche se ne è già in esecuzione una. Per usare invece l’istanza correntemente in esecuzione, usate l’argomento -reuse.
Il comando in questo esempio fa sì che After Effects esegua il rendering dei fotogrammi da 1 a 10 di Composition_1 in project_1.aep in una sequenza numerata di file Photoshop usando un rendering in più computer:
aerender -project c:\projects\project_1.aep -comp "Composition_1" -s 1 -e 10 -RStemplate "Multi-Machine Settings" -OMtemplate "Multi-Machine Sequence" -output c:\output\project_1\frames[####].psd
Per eseguire il rendering solo di Composition_1 in un file specificato, immetti questo comando:
aerender -project c:\projects\project_1.aep -comp "Composition_1" -output c :\output\project_1\project_1.avi
Per eseguire il rendering di tutto ciò che è presente nella coda di rendering con le impostazioni correnti nel file di progetto, immetti questo comando:
aerender -project c:\projects\project_1.aep
Argomento |
Descrizione |
---|---|
“-h” “–help” |
Stampa il messaggio d’uso. |
“–version” |
mostra il numero della versione di aerender nella console. Non esegue il rendering |
“–v verbose_flag” |
dove verbose_flag specifica il tipo di messaggi segnalati. I valori possibili sono ERRORS (vengono stampati solo errori irreversibili e problemi) o ERRORS_AND_PROGRESS (viene stampato anche l’avanzamento del rendering). |
–reuse |
usate questo flag se desiderate eseguire il rendering con un’istanza di AE già in esecuzione. Per impostazione predefinita, aerender avvia una nuova istanza di After Effects anche se una è già in esecuzione. Tuttavia, se AE è già in esecuzione e viene fornito il flag “-reuse”, aerender richiederà all’istanza di AE già in esecuzione di eseguire il rendering. Ogni volta che aerender avvia una nuova istanza di AE, AE verrà chiuso al termine del rendering. In caso contrario, AE non verrà chiuso. Inoltre, quando si specifica il flag “-reuse”, alla chiusura le preferenze verranno scritte nel file; in caso contrario, non verranno scritte. |
“–mem_usage image_cache_percentmax_mem_percent” |
dove image_cache_percent specifica la percentuale massima di memoria utilizzata per memorizzare nella cache immagini o riprese già renderizzate, e max_mem_percent specifica la percentuale totale di memoria che può essere utilizzata da After Effects. |
"-mfr mfr_flag max_cpu_percent" | dove mfr_flag ("ON"|"OFF") specifica se deve essere utilizzato il rendering con più fotogrammi, mentre max_cpu_percent (1-100) specifica la potenza massima percentuale della CPU da utilizzare durante il rendering. Dal momento che il rendering con più fotogrammi è in grado di utilizzare il 100% della capacità della CPU, puoi scegliere di limitare la potenza della CPU in modo che possano essere utilizzate altre applicazioni. max_cpu_percent verrà ignorato quando mfr_flag è impostato su “OFF” |
“–project project_path” |
dove project_path è un percorso file o URI che specifica il file di progetto da aprire. Se non ne viene fornito alcuno, aerender utilizzerà il progetto attualmente aperto. Se non è stato specificato alcun progetto e nessun progetto è aperto, verrà generato un errore. |
“–compcomp_name” |
dove comp_name specifica la composizione di cui eseguire il rendering. Se la composizione è già presente nella coda di rendering e in uno stato accodabile, viene eseguito solo il rendering della prima istanza accodabile di tale composizione. Se la composizione si trova nel progetto ma non nella coda di rendering, viene aggiunta a tale coda e sottoposta a rendering. Se non è disponibile alcun argomento -comp, aerender eseguirà il rendering dell’intera coda. In questo caso (in assenza di -comp), gli unici altri argomenti utilizzati saranno -project, -log, -v, -mem_usage e -close; gli argomenti -RStemplate, -OMtemplate, -output, -s, -e e -i verranno ignorati. |
“–s start_frame” |
start_frame è il primo fotogramma da sottoporre a rendering. Il valore predefinito è il fotogramma iniziale del file. |
“–e end_frame” |
end_frame è l’ultimo fotogramma da sottoporre a rendering. Nota: il valore è “inclusivo”, viene eseguito il rendering del fotogramma finale. |
“–i increment” |
dove increment è il numero di fotogrammi di cui avanzare prima del rendering di un nuovo fotogramma. Il valore 1 (impostazione predefinita) determina il rendering normale di tutti i fotogrammi. Con incrementi maggiori, lo stesso viene ripetuto per (incremento fotogramma - 1) volte, quindi viene eseguito il rendering di un nuovo fotogramma, avviando nuovamente il ciclo. Valori più elevati comportano un rendering più veloce ma un movimento più irregolare. Il valore predefinito è 1. |
“–OMtemplateoutput_module_template” |
dove output_module_template è il nome di un modello da applicare al modulo di output. Se il modello non esiste, si verifica un errore. Per impostazione predefinita, viene utilizzato il modello già definito per il modulo di output. |
“–RStemplate render_sett ings_template” |
dove render_settings_template è il nome di un modello da applicare all’elemento nella coda di rendering. Se il modello non esiste, si verifica un errore. Per impostazione predefinita, viene utilizzato il modello di rendering già definito per l’elemento. |
“–output output_path” |
dove output_path è un percorso di file o URI che specifica il file di rendering di destinazione. L’impostazione predefinita è il percorso già presente nel file di progetto. |
“–log log_file_path” |
qui log_file_path è un percorso di file o URI che specifica la posizione del file di registro. Il valore predefinito è stdout. |
“–sound sound_flag” |
dove sound_flag specifica se riprodurre un suono al termine del rendering. I valori possibili sono “ON” o “OFF”. Il valore predefinito è “OFF”. |
“–close close_flag” |
dove close_flag specifica se chiudere o meno il progetto al termine del rendering e se salvare o meno le modifiche. Se close_flag è DO_NOT_SAVE_CHANGES, il progetto verrà chiuso senza salvare le modifiche. Se close_flag è SAVE_CHANGES, il progetto verrà chiuso e le modifiche verranno salvate. Se close_flag è DO_NOT_CLOSE il progetto verrà lasciato aperto; tuttavia il progetto viene lasciato aperto solo se si utilizza un’istanza di AE già in esecuzione (se si usano nuove istanze di AE, queste vengono sempre chiuse al termine del rendering). Il valore predefinito è DO_NOT_SAVE_CHANGES. |
“-rqindex index_in_render_queue” |
dove index_in_render_queue specifica un elemento nella coda di rendering da sottoporre a rendering. Sono disponibili le opzioni pertinenti per il rendering di un singolo elemento nella coda di rendering, come per il flag -comp. |
“-continueOnMissingFootage” |
In caso di riprese mancanti, il rendering non viene interrotto. L’evento viene registrato e il rendering viene eseguito con barre colorate segnaposto. |
Nel suo sito web After Effects Scripts, Lloyd Alvarez pubblica uno script che consente di prendere elementi che si trovano già nella coda di rendering e inviarli per l’esecuzione del rendering in background mediante aerender.
Rendering di rete con cartelle esaminate e motori di rendering
Potete eseguire il rendering di una o più composizioni da un progetto usando più computer in rete in una frazione del tempo richiesto da un singolo computer. Il rendering di rete implica la copia del progetto e dei file sorgente in una cartella di rete e, successivamente, il rendering del progetto. Una rete di computer usati insieme per eseguire il rendering di un’unica composizione viene talvolta definita render farm.
Per “render farming” si intende l’uso di una rete di più computer per eseguire il rendering di un’unica composizione. Potete impostare questo tipo di configurazione per lavorare con “motori di rendering”, ossia versioni di After Effects abilitate al solo rendering.
Per installare i motori di rendering si procede come per la versione completa dell’applicazione. Potete avviare il motore di rendering usando il relativo collegamento che si trova nella cartella Adobe After Effects CC. Per ulteriori informazioni, consultate Impostazione e installazione per la stessa composizione.
Non potete usare una cartella esaminata e più motori di rendering per eseguire contemporaneamente il rendering di un singolo file di filmato. Tuttavia, con il render farming potete usare più motori di rendering per eseguire il rendering di un filmato come sequenza di file di immagini fisse. Potete quindi usare un’azione di post-rendering per creare un singolo file filmato da tale sequenza di immagini fisse. Per ulteriori informazioni, consultate Azioni di post-rendering.
Considerazioni sulla rete
Quando lavori con più motori di rendering su più computer, tieni presenti le seguenti indicazioni:
Quando possibile, identifica le cartelle usando percorsi file assoluti per identificare correttamente i percorsi per tutti i motori di rendering. L’identificazione delle cartelle mediante percorsi file assoluti potrebbe significare mappare le unità di rete su una lettera di unità specifica in tutti i computer (ad esempio, H:\renders\watch\). Evita di usare percorsi relativi (ad esempio, \\renders\watch).
Ciascun computer Macintosh che monitora la cartella esaminata deve avere un nome univoco. Poiché i nomi predefiniti dei computer sono spesso identici, è opportuno rinominare i computer in modo tale che non utilizzino il nome predefinito.
Assicurati che tutti i server e i client (computer che monitorano la cartella esaminata) dispongano di dischi rigidi con nomi univoci.
Non usare lo stesso computer come cartella esaminata e per eseguire After Effects in modalità Cartella esaminata. Usa un server dedicato accessibile a tutti i motori di rendering affinché funga da cartella esaminata.
Non eseguire né avviare il rendering in modalità Cartella esaminata dalla directory principale del volume o da una cartella condivisa che appare come directory principale se visualizzata da un altro computer. Specifica piuttosto una sottocartella. Inoltre, nei nomi di file, evita di usare caratteri high-ASCII o altri caratteri estesi e le barre. Per il rendering su più computer, After Effects include un modello di campionamento per più sistemi, utilizzabile come punto di partenza.
Durante il rendering in una rete con volumi che utilizzano sistemi di rete o sistemi operativi diversi, come Windows, Mac OS, Novell e UNIX, assicurati di specificare i file di output usando una convenzione di denominazione dei file compatibile con tutti i volumi di rendering o di destinazione.
Considerazioni sui progetti
Assicuratevi di installare tutti i font, gli effetti e gli encoder (compressori) usati nel progetto su tutti i computer che monitorano la cartella esaminata. Se un computer che monitora la cartella esaminata non trova i font, gli effetti o gli encoder usati in un progetto, il rendering non potrà essere eseguito correttamente.
Quando installate un motore di rendering di After Effects in un computer, esso contiene tutti i plug-in inclusi con After Effects. Se una composizione utilizza un plug-in di un altro produttore, il plug-in deve essere presente su tutti i computer che eseguiranno il rendering della composizione. Tuttavia, il supporto del rendering di rete varia a seconda dei produttori di plug-in. Prima di impostare una rete in modo che esegua il rendering degli effetti creati da plug-in di terzi, consultate la documentazione per i plug-in o contattate i produttori dei plug-in e fatevi dare le risposte alle seguenti domande:
Il contratto di licenza per il plug-in consente l’installazione di più copie in una rete per l’esecuzione del rendering?
Ci sono altre limitazioni o suggerimenti validi per l’uso del plug-in per il rendering di rete?
Considerazioni sulla cartella Raccogli file
Quando usi il comando File > Raccogli file, i file pertinenti a un progetto vengono copiati in una singola cartella. Tale cartella include una copia del file di progetto, un file di controllo rendering (RCF) e altri file, a seconda delle opzioni scelte nella finestra di dialogo Raccogli file. Se salvi la cartella Raccogli file in un computer di rete che non sia un server, non eseguire un motore di rendering su tale computer. Evita di salvare la cartella Raccogli file in un disco locale, nel livello principale di un disco (come C: in Windows o Macintosh HD in Mac OS) o in una cartella condivisa, in quanto ciò può comportare posizioni diverse per ciascun motore di rendering. Tutti i motori di rendering devono interpretare il percorso allo stesso modo.
Quando i file raccolti appaiono nella cartella esaminata, tutti i motori di rendering che si occupano del monitoraggio danno automaticamente inizio al rendering. Se preferisci, puoi usare il comando Raccogli file per memorizzare le composizioni e il loro metraggio sorgente in una posizione specificata e quindi dare inizio al processo di rendering della cartella esaminata in un secondo momento. In tal modo, i progetti vengono sottoposti a rendering in ordine alfabetico, invece che in base all’ordine in cui erano stati salvati nella posizione.
Rilevare le dipendenze del rendering di una cartella esaminata
Puoi rilevare le dipendenze di rendering quando esegui il rendering in rete impostando le opzioni di Azione di post-rendering. Quando impostate queste opzioni, After Effects conferma che tutti gli elementi su cui deve essere eseguito il rendering sono pronti e disponibili. Ad esempio, se un elemento dipende dall’esecuzione del rendering di un altro e il rendering del primo non si è ancora concluso oppure si è verificato un errore, il rendering del secondo elemento non viene eseguito.
Potete usare questo processo per eseguire il rendering di un singolo filmato QuickTime o AVI dal rendering di una cartella esaminata. Il filmato viene creato su un solo computer.
In questa procedura si presume che tu abbia già creato una cartella esaminata per più computer.
-
Nel pannello Coda di rendering, trascina il modulo di output nel pannello Progetto. After Effects crea un segnaposto per l’output di quell’elemento.
-
Ritrascina indietro il segnaposto sul pannello Coda di rendering.
-
Imposta le impostazioni di rendering e le impostazioni del modulo di output per il segnaposto, quindi fai clic su Rendering.
Avviare in modalità cartella esaminata
La modalità cartella esaminata vale solo per il rendering da una cartella nel computer locale.
- Per avviare After Effects automaticamente nella modalità cartella di controllo, salvate un progetto con il nome di file controllare questa cartella.aep. Se aprite tale progetto, After Effects controlla la cartella contenente il progetto.
- Per avviare After Effects nella modalità Cartella di controllo all’avvio del computer, create un collegamento (Windows) o un alias (Mac OS) per il progetto controllare questa cartella.aep e spostatelo nella cartella Avvio (Windows) o Startup Items (Mac OS). Se aprite tale progetto, After Effects controlla la cartella contenente il progetto.
- (Solo Windows) Per avviare After Effects nella modalità Cartella esaminata dalla riga di comando, scegliete Start > Esegui, quindi immettete le seguenti istruzioni, modificando il percorso dell’applicazione con il nome esatto della cartella in cui è stato installato After Effects, sostituendo C:\[temp] con il percorso della cartella esaminata: "C:\Programmi\Adobe\Adobe After Effects CC\Support Files\afterfx.exe" -wf C:\[temp]
Per avviare il motore di rendering di After Effects, invece della versione completa di After Effects, usate l’opzione -re con il comando.
Potete usare questa riga di comando anche nei file batch.
Render farming: eseguire il rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer
Per “render farming” si intende l’uso di una rete di più computer per eseguire il rendering di un’unica composizione. Potete impostare questo tipo di configurazione per lavorare con “motori di rendering”, ossia versioni di After Effects abilitate al solo rendering. Il render farming permette di ridurre il tempo necessario all’esportazione di una composizione, rispetto all’utilizzo di un solo computer. Potete usare più computer e più copie di After Effects per eseguire il rendering di una composizione in rete. Potete usare più computer per eseguire il rendering solo delle sequenze di immagini fisse, non di un singolo filmato.
Nel sito web Creative COW, puoi trovare un’esercitazione video di Aharon Rabinowitz che descrive e spiega i vari passaggi necessari per il rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer.
Configurare la rete
Seguite il processo illustrato nell’immagine per comprendere i requisiti per la configurazione della rete.
A. Computer con la versione completa di After Effects B. Salvate un progetto e tutti i file sorgente in una cartella su un server C. Computer con installato il motore di rendering D. Aprite il progetto ed eseguite il rendering di una sequenza di fotogrammi fissi su una cartella di output designata sul server
Per il rendering potete usare un qualsiasi numero di computer. In generale, più computer usate più il rendering sarà veloce. Tuttavia, se in una rete con molto traffico vengono usati troppi computer, l’intero processo risulterebbe rallentato. Potete rilevare un eventuale rallentamento della rete osservando il tempo dedicato alla fase Compressione e scrittura nella sezione Rendering corrente del pannello Coda di rendering.
Adobe non fornisce supporto tecnico per la configurazione di rete generale; consulta l’amministratore di rete.
Eseguire il rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer
Punti importanti del processo di rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer:
- Per eseguire il rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer, potete usare un numero qualsiasi di computer.
- Quando eseguite il rendering di una sequenza di immagini fisse con più computer, il rendering in ogni copia di After Effects inizia all’incirca nello stesso momento.
- Se per gli elementi di rendering in coda è impostata l’opzione Ignora file esistenti (nella sezione Impostazioni rendering), durante il rendering vengono ignorati i fotogrammi esistenti o in corso di elaborazione.
- Più computer possono eseguire simultaneamente il rendering del progetto, scrivendo la sequenza di singole immagini fisse in un’unica cartella.
Per eseguire il rendering di una sequenza di immagini fisse, effettuate le seguenti operazioni:
-
Installate After Effects in ogni computer che verrà usato per il rendering del progetto. Assicuratevi che in ciascun computer siano installati gli stessi font.
Nota:Non condividete i plug-in nella rete. Assicurati di disporre di una copia della cartella dei plug-in in ciascun computer in cui è in esecuzione After Effects. Quando usi plug-in di terzi, assicurati anche che gli stessi plug-in siano disponibili in tutti i computer e di avere un numero sufficiente di licenze per i plug-in.
-
Aprite il progetto in un computer e selezionate Composizione > Aggiungi a coda di rendering.
-
Nel pannello Coda di rendering specificate un formato nell’area Modulo di output e una cartella nell’area Output in. Questa cartella deve essere disponibile per tutti i computer di cui è in esecuzione il rendering.
-
Nel pannello Coda di rendering selezionate Ignora file esistenti (rendering in più sistemi consentito) nella sezione Impostazioni di rendering per evitare che più computer eseguano il rendering degli stessi fotogrammi. Quando usate l’opzione Ignora file esistenti, non utilizzate più moduli di output per un elemento di rendering.
-
Salva il progetto nel computer in cui lo avevi aperto al punto 2.
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In ogni computer in cui verrà eseguito il rendering, apri e salva il progetto. Il salvataggio del progetto garantisce che After Effects registri i nuovi percorsi relativi per ciascun computer nella procedura seguente.
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A meno che la rete non possa gestire rapidamente trasferimenti di file di grandi dimensioni, copia il file progetto e il relativo metraggio sorgente in ciascun computer di rendering.
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Aprite il pannello Coda di rendering in ogni computer e fate clic su Rendering. Non è necessario avviare il rendering simultaneamente su ciascun computer. Tuttavia, per garantire carichi di lavoro equilibrati, avviateli all’incirca allo stesso momento. Quando ciascun computer ha completato il rendering di un fotogramma, After Effects cerca nella cartella Output il fotogramma successivo non ancora renderizzato e avvia di nuovo il rendering.
-
Puoi interrompere e avviare qualsiasi computer in qualunque momento. Tuttavia, se arresti un computer senza riavviarlo, il fotogramma di cui era in corso il rendering potrebbe non venire concluso. Se uno o più computer si arrestano durante il rendering, l’avvio di ciascun computer fa sì che tutti i fotogrammi della sequenza vengano sottoposti a rendering.
Eseguire aerender in modalità senza royalty
A causa di problemi di licenza, era necessario serializzare After Effects CS5.5 nei sistemi abilitati al solo rendering. In After Effects CS6 e versioni successive, è ora possibile eseguire aerender oppure utilizzare la Cartella esaminata in modalità senza royalty, quindi la serializzazione non è obbligatoria.
Per fare sì che After Effects sia eseguito in modalità senza royalty, collocate un file vuoto denominato ae_render_only_node.txt nel seguente percorso:
-
Installate After Effects nel sistema di solo rendering.
-
Percorsi Mac:
/Utenti/<nome utente>/Documenti/
/Utenti/Condivisa/Adobe/
Percorsi Windows:
C:\Utenti\<nome utente>\Documenti
C:\Utenti\Pubblica\Documenti\Adobe
Impostazioni dei segmenti
Le impostazioni dei segmenti si trovano nella categoria di preferenze Output.
Scegli Modifica > Preferenze > Output (Windows) o After Effects > Preferenze > Output (Mac OS).
After Effects può eseguire il rendering di file di sequenze e filmati in segmenti che sono limitati a un numero specificato di file, oppure in base alle dimensioni dei file. Questo risulta utile per preparare i filmati per supporti tipo i CD-ROM, per i quali le dimensioni di file e cartelle potrebbero dover essere limitate a porzioni di 650 MB o inferiori. Usate il valore Segmenta file filmato con solo video a per impostare le dimensioni massime per i segmenti in megabyte. Usate il valore Segmenta sequenze a per impostare il numero massimo di file di immagini fisse in una cartella.
Se state esportando un filmato di dimensioni superiori alle dimensioni massime supportate dallo schema di formattazione del disco, potete impostare l’opzione Segmenta file filmato con solo video a su un valore inferiore a quello massimo. I dischi rigidi formattati con Windows possono essere formattati utilizzando lo schema FAT, FAT32 o NTFS. La dimensione di file massima consentita nello schema FAT sono di 2 GB, mentre nello schema FAT32 è di 4 GB. La dimensione di file massima per dischi NTFS è molto elevata (circa 16 terabyte) ed è quindi improbabile che si raggiunga il limite con un singolo filmato.
È possibile segmentare solo i filmati che non contengono audio. Se un modulo di output include l’audio, la preferenza Segmenta file filmato con solo video a viene ignorata per tale elemento.
La preferenza Segmenta sequenza a viene ignorata per tutti gli elementi di rendering per i quali è selezionata l’opzione delle impostazioni di rendering Ignora file esistenti. Consultate Impostazioni di rendering.
After Effects non effettua il rendering e l’esportazione di un filmato segmentato nella directory principale (ad esempio, in C:\). Per effettuare il rendering e l’esportazione di un filmato segmentato, scegli una directory che non sia quella principale del sistema. (Consulta Specificare i nomi file e i percorsi per l’output di rendering).