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Avviare Acrobat Distiller.
In un’applicazione Adobe Creative Cloud, scegliere File > Stampa, selezionare Adobe PDF come stampante di destinazione e fare clic su Impostazioni di stampa (Photoshop) o Imposta > Preferenze (InDesign).
(Windows) Nelle applicazioni della suite Office 2010 o versioni successive, scegliere Acrobat > Preferenze.
(Windows) Nell’applicazione o nell’utilità di creazione, selezionare Adobe PDF > Modifica impostazioni conversione.
Un predefinito PDF è un gruppo di impostazioni che influiscono sul processo di creazione di un PDF. Queste impostazioni sono state concepite per bilanciare dimensioni e qualità, a seconda di come viene usato il file PDF. La maggior parte dei predefiniti predeterminati è condivisa tra le applicazioni di Adobe Creative Cloud, compresi InDesign, Illustrator, Photoshop e Acrobat. È inoltre possibile creare e condividere predefiniti personalizzati per i propri requisiti di output specifici. Un file predefinito PDF salvato ha il suffisso .joboptions.
Alcuni dei seguenti predefiniti diventano disponibili solo dopo essere stati spostati dalla cartella Extras predefinita alla cartella Settings delle impostazioni personalizzate.
Acrobat Standard non comprende la cartella Extras. I predefiniti installati nella cartella Extras sono disponibili unicamente in Acrobat Pro.
Le cartelle Distiller, Extras e Settings per le impostazioni predefinite si trovano nei seguenti percorsi.
Su Windows 11 (64 bit), Windows 10 versione 1810 o successiva (32 bit e 64 bit), Windows 8, 8.1 (32 bit e 64 bit)†, Windows 7 SP1 (32 bit e 64 bit) oppure Windows Server - 2008 R2 (64 bit), 2012 R2 (64 bit), 2016 (64 bit) oppure 2019 (64 bit): Users/[user name]/ProgramData/Adobe/Adobe PDF
Su macOS: Utenti/[nome utente]/Libreria/Application Support/Adobe/Adobe PDF
I file delle impostazioni predefinite installati con Distiller sono di Sola lettura e Nascosti.
Le impostazioni personalizzate si trovano nei seguenti percorsi:
Alcuni predefiniti non sono disponibili in alcune applicazioni Adobe Creative Cloud.
Rivedere periodicamente le impostazioni PDF. Le impostazioni predefinite non vengono ripristinate automaticamente. Le applicazioni e le utilità che creano i PDF utilizzano l’ultimo gruppo di impostazioni PDF definite o selezionate.
Stampa di alta qualità
Consente di creare PDF per la stampa di qualità su stampanti desktop e periferiche destinate alla creazione di bozze. Questo predefinito utilizza lo standard PDF 1.4, consente di eseguire il downsampling delle immagini a colori e in scala di grigi a 300 ppi e delle immagini monocromatiche a 1200 ppi. Incorpora inoltre i sottoinsiemi di tutti i font, lascia i colori invariati e non converte la trasparenza (per i tipi di file in grado di gestire la trasparenza). Questi file PDF possono essere aperti in Acrobat 10x e Acrobat Reader 10x e versioni successive.
Pagine di dimensioni eccessive (Acrobat Pro)
Consente di creare PDF idonei per la visualizzazione e la stampa di disegni tecnici di dimensioni superiori a 508 x 508 cm. Questi PDF possono essere aperti in Acrobat e Acrobat Reader 10x e versioni successive.
PDF/A-1b: 2005 (CMYK e RGB)
Utilizzato per la conservazione a lungo termine (archiviazione) di documenti elettronici. PDF/A-1b utilizza PDF 1.4 e converte tutti i colori in CMYK o RGB, a seconda dello standard scelto. Questi PDF possono essere aperti in Acrobat e Acrobat Reader versioni 10x e successive.
PDF/X-1a (2001 e 2003) (Acrobat Pro)
Lo standard PDF/X-1a richiede che tutti i font siano incorporati, che i riquadri di delimitazione PDF appropriati siano specificati e che il colore venga visualizzato come CMYK, colori a tinta piatta o entrambi. I file compatibili devono contenere informazioni che descrivono la condizione di stampa per cui sono preparati. I file PDF creati con l’impostazione di compatibilità con PDF/X-1a possono essere aperti con Acrobat 10x e Acrobat Reader 10x e versioni successive.
Lo standard PDF/X-1a utilizza PDF 1.3 ed esegue il downsampling delle immagini a colori e in scala di grigi a 300 ppi e delle immagini monocromatiche a 1200 ppi. Con questo standard vengono incorporati sottoinsiemi di tutti i font, i PDF vengono creati senza tag e la trasparenza viene convertita con l’impostazione Alta risoluzione.
i predefiniti PDF/X-1a:2003 e PDF/X-3 (2003) vengono aggiunti nel computer in uso durante l’installazione. Tuttavia, non sono disponibili fino a quando non vengono spostati dalla cartella Extras alla cartella Settings.
Qualità stampa
Crea file PDF per la produzione di stampe ad alta qualità (ad esempio per la stampa digitale o per le separazioni dei colori su fotounità o platesetter). Tuttavia, non crea file compatibili con PDF/X. In questo caso, la qualità del contenuto costituisce l’elemento di maggior interesse. L’obiettivo è preservare tutte le informazioni in un file PDF che un servizio di stampa commerciale o un fornitore di servizi di stampa richiede per stampare correttamente il documento. Questo insieme di opzioni utilizza PDF 1.4, converte i colori in CMYK e consente di eseguire il downsampling delle immagini a colori e in scala di grigi a 300 ppi e delle immagini monocromatiche a 1200 ppi. Esso incorpora sottoinsiemi di tutti i font e mantiene la trasparenza (per i tipi di file in grado di gestire la trasparenza).
Questi file PDF possono essere aperti in Acrobat 10x e Acrobat Reader 10x e versioni successive.
Nota: prima di creare un file PDF per l’invio a un servizio di stampa commerciale o un fornitore di servizi di stampa, identificare la risoluzione di output e le altre impostazioni necessarie. In alternativa, richiedere un file con estensione .joboptions contenente le impostazioni consigliate. In alcuni casi è necessario personalizzare le impostazioni Adobe PDF per un fornitore particolare e quindi fornire il proprio file .joboptions.
Rich Content PDF (Acrobat Pro)
Consente di creare file PDF accessibili che includono tag, link ipertestuali, segnalibri, elementi interattivi e livelli. Questo insieme di opzioni utilizza PDF 1.6 e incorpora sottoinsiemi di tutti i font. Inoltre, ottimizza i file per il byte serving. Questi file PDF possono essere aperti in Acrobat e Reader 7.0 e versioni successive. Il predefinito Rich Content PDF si trova nella cartella Extra.
nelle versioni precedenti di alcune applicazioni questo predefinito era chiamato eBook.
Dimensioni file minime
Consente di creare file PDF per la visualizzazione sul Web o su un’intranet, oppure per la distribuzione mediante un sistema di posta elettronica. Questo insieme di opzioni utilizza la compressione, il downsampling e una risoluzione d’immagine relativamente bassa. Converte tutti i colori in sRGB e (per le conversioni basate su Adobe Acrobat Distiller) non incorpora i font. Inoltre, ottimizza i file per il byte serving.
Questi file PDF possono essere aperti in Acrobat e Reader 6.0 e versioni successive.
Standard
Consente di creare file PDF da stampare su stampanti desktop o copiatrici digitali, da pubblicare su un CD o da inviare ad un cliente quale bozza di pubblicazione. Questo insieme di opzioni utilizza la compressione e il downsampling per mantenere ridotte le dimensioni del file. Tuttavia, incorpora anche sottoinsiemi di tutti i font (consentiti) utilizzati nel file, converte tutti i colori in sRGB e stampa ad una risoluzione media. I sottoinsiemi di font Windows non vengono incorporati per impostazione predefinita. I file PDF creati con questo file di impostazioni possono essere aperti in Acrobat e Reader 6.0 e versioni successive.
Gli standard PDF/X, PDF/E e PDF/A sono definiti da ISO (International Organization for Standardization). Gli standard PDF/X si applicano allo scambio di contenuti grafici. Gli standard PDF/E si applicano allo scambio interattivo di documenti tecnici. Gli standard PDF/A si applicano all’archiviazione a lungo termine dei documenti elettronici. Durante la conversione PDF, il file in fase di elaborazione viene verificato rispetto allo standard specificato. Se il PDF non è conforme allo standard ISO selezionato, viene richiesto di annullare la conversione o di creare un file non conforme.
Diversi formati PDF/X sono gli standard più utilizzati per un flusso di lavoro di pubblicazione per stampa: PDF/X‐1a, PDF/X‐3 e (nel 2008) PDF/X‐4. Gli standard utilizzati più diffusamente per l’archiviazione dei PDF sono PDF/A-1a e PDF/A-1b (per requisiti meno limitativi). Attualmente, la sola versione di PDF/E è PDF/E-1.
Per ulteriori informazioni su PDF/X, PDF/E e PDF/A, consulta i siti web ISO e AIIM.
È possibile creare impostazioni di conversione personalizzate per specifici processi o dispositivi di output. Le opzioni selezionate determinano se i font usati nel documento vengono incorporati e se vengono creati sottoinsiemi al 100%. Le opzioni selezionate determinano il modo in cui gli oggetti vettoriali e le immagini vengono compressi e campionati. Le opzioni selezionate determinano anche se nel PDF risultante vengono incluse informazioni per la stampa tipografica, ad esempio i commenti OPI (Open Prepress Interface). I file delle impostazioni predefinite non possono essere modificati, ma è possibile duplicarli per facilitare la creazione di nuovi file.
Se il file PDF è destinato alla stampa di qualità professionale, richiedere al fornitore di servizi il file .joboptions personalizzato con la risoluzione di output e altre impostazioni consigliate. In questo modo, il PDF fornito presenterà una serie di caratteristiche specifiche e ottimizzate per il flusso di lavoro di stampa.
In Acrobat Distiller, scegliere uno dei set predefiniti di opzioni dal menu Impostazioni predefinite da utilizzare come punto di partenza, quindi scegliere Impostazioni > Modifica impostazioni Adobe PDF.
Nelle applicazioni o nelle utilità di creazione, selezionare Adobe PDF come stampante di destinazione, generalmente le finestre di dialogo Imposta pagina o Stampa, quindi fare clic su Proprietà.
(Windows) Nella finestra di dialogo Acrobat PDFMaker, fare clic su Impostazioni avanzate nella scheda Impostazioni.
Nota: in Windows, è possibile passare a un predefinito differente dalla finestra di dialogo Impostazioni Adobe PDF. Selezionare Mostra tutte le impostazioni in basso a sinistra e selezionare un predefinito dall’elenco a sinistra.
Fare clic su OK per salvare un duplicato del file predefinito personalizzato che verrà automaticamente rinominato. Ad esempio, se si modifica il predefinito Qualità tipografica, la prima versione personalizzata sarà visualizzata come Qualità tipografica (1).
Fare clic su Salva con nome, immettere un nome descrittivo per il file e fare clic su Salva.
Il file personalizzato viene salvato in Windows 11 (64 bit), Windows 10 versione 1810 o successiva (32 bit e 64 bit), Windows 8, 8.1 (32 bit e 64 bit)†, Windows 7 SP1 (32 bit e 64 bit) o Windows Server 2008 R2 (64 bit), 2012 (64 bit), 2012 R2 (64 bit)†, 2016 (64 bit) o 2019 (64 bit)
Utenti/[nome utente]/AppData/Roaming/Adobe/Adobe PDF/Settings, oppure (macOS) Utenti/[nome utente]/Libreria/Supporto applicazioni/Adobe PDF/Settings.
In Acrobat Distiller, scegliere Impostazioni > Rimuovi impostazioni Adobe PDF.
Selezionare il file personalizzato e fare clic su Rimuovi.
Ripetere il passo 2, se necessario, quindi fare clic su Annulla per chiudere la finestra di dialogo Rimuovi impostazioni Adobe PDF.
In Impostazioni > Modifica impostazioni avanzate Adobe PDF di Adobe PDFMaker di Acrobat Distiller sono disponibili pannelli di opzioni con cui è possibile personalizzare l’output PDF.
Usare questo pannello per selezionare una versione di Acrobat ai fini della compatibilità dei file e altre impostazioni dei file e dei dispositivi.
Compatibilità
Consente di impostare il livello di compatibilità del PDF. Usare la versione più recente (in questo caso la versione 1.7) per includere tutte le funzioni e funzionalità più recenti. Se i PDF creati verranno distribuiti su vasta scala, scegliere una versione anteriore, per far sì che tutti gli utenti possano visualizzare e stampare il documento.
Compressione livello oggetto
Consente di comprimere le informazioni strutturali (come segnalibri, accessibilità e oggetti che non possono essere compressi), nascondendo le informazioni e rendendole inutilizzabili in Acrobat 5.0 o Reader 5.0. L’opzione Solo i tag comprime le informazioni strutturali. L’opzione Disattivato non applica alcuna compressione.
Ruota automaticamente le pagine
Ruota automaticamente le pagine in base alla direzione del testo.
Se l’opzione Elabora commenti DSC viene selezionata sulla scheda Avanzate e se sono inclusi i commenti Viewing Orientation, tali commenti hanno la precedenza nel determinare l’orientamento della pagina.
Collettivamente per file
Ruota tutte le pagine in modo da trovare una corrispondenza con l’orientamento adottato dalla maggior parte del testo nel documento.
Singolarmente
Ruota ogni pagina in base all’orientamento del testo sulla pagina.
Disattivato
Impedisce la rotazione delle pagine.
Rilegatura
Consente di specificare se visualizzare un PDF con rilegatura a sinistra o a destra. L’impostazione Rilegatura influisce sull’aspetto delle pagine nella visualizzazione 2 su 1 continua e delle miniature affiancate.
Risoluzione
Da utilizzare per i file PostScript per emulare le risoluzioni in base alla stampante su cui vengono stampati. L’intervallo dei valori consentito è compreso tra 72 e 4000. Usare l’impostazione predefinita se non si prevede di stampare il PDF su una stampante specifica mentre si emula la risoluzione definita nel file PostScript originale.
l’impostazione della risoluzione su valori più elevati fa aumentare le dimensioni globali di tutti i file, comportando tempi leggermente più lunghi per l’elaborazione di alcuni di essi.
Pagine
Consente di specificare le pagine da convertire in PDF.
Incorpora miniature
Consente di incorporare miniature di tutte le pagine contenute nel PDF, aumentando le dimensioni del file. Deselezionare questa impostazione se il PDF verrà visualizzato e stampato da utenti di Acrobat 5.0 e versioni successive. Queste versioni generano in modo dinamico le miniature ogni volta che si seleziona il pannello Pagine di un PDF.
Ottimizza per accesso rapido sul Web
Consente di riorganizzare la struttura del file per un acceso più veloce (scaricamento pagina per pagina o byte serving) dai server Web. Questa opzione comprime il testo e la grafica, sostituendosi alle selezioni di compressione nel pannello Immagini.
Dimensioni pagina predefinite
Consente di specificare le dimensioni della pagina da utilizzare quando non sono indicate nel file originale. Nei file EPS sono indicate le dimensioni del riquadro di delimitazione e non le dimensioni di una pagina.
Le opzioni del pannello Immagini consentono di specificare la compressione e il ricampionamento di immagini a colori, in scala di grigi e monocromatiche. È possibile specificare diversi valori relativi a tali opzioni prima di trovare l’equilibrio più appropriato tra le dimensioni dei file e la qualità dell’immagine.
Il valore della risoluzione per le immagini a colori e in scala di grigi dovrebbe essere pari a 1,5-2 volte il valore dell’impostazione di lineatura in base al quale verrà stampato il file. La risoluzione delle immagini monocromatiche deve essere pari a quella del dispositivo di output. Tuttavia, il salvataggio di un’immagine monocromatica con una risoluzione maggiore di 1500 dpi comporta un aumento della dimensione del file senza alcun miglioramento apprezzabile della qualità dell’immagine. Le immagini da ingrandire, ad esempio le mappe, potrebbero richiedere risoluzioni superiori.
Il ricampionamento delle immagini monocromatiche può dare risultati inaspettati, come ad esempio la mancata visualizzazione delle immagini. Se ciò si verifica, disattivare la funzione di ricampionamento e procedere a una nuova conversione del file. Questo problema può verificarsi con maggiore probabilità con l’opzione di subsampling e con minore probabilità con l’opzione di downsampling bicubico.
La tabella seguente riporta i tipi di stampanti comuni e la loro risoluzione in dpi. Descrive inoltre la lineatura predefinita in linee per pollice (lpi) e la risoluzione di ricampionamento per le immagini in pixel per pollice (ppi). Se, ad esempio, per la stampa si utilizzasse una stampante laser con risoluzione di 600 punti per pollice, sarebbe necessario specificare un valore di 170 pixel per pollice quale risoluzione di ricampionamento delle immagini.
Risoluzione della stampante |
Lineatura predefinita |
Risoluzione immagine |
300 dpi (stampante laser) |
60 lpi |
120 ppi |
600 dpi (stampante laser) |
85 lpi |
170 ppi |
1200 dpi (fotounità) |
120 lpi |
240 ppi |
2400 dpi (fotounità) |
150 lpi |
300 ppi |
Downsampling (Disattivato)
Riduce le risoluzioni delle immagini che superano il valore Per immagini oltre alla risoluzione della periferica di output associando i pixel nell’area campione dell’immagine in modo da creare un pixel di dimensioni maggiori.
Downsampling medio a
Calcola la media dei colori pixel di un’area campione e sostituisce tale area con un pixel del colore ottenuto utilizzando la risoluzione specificata.
Subsampling a
Sostituisce un’intera area con un pixel selezionato dall’area campione alla risoluzione specificata. Provoca tempi di conversione più rapidi rispetto al downsampling, ma le immagini risultanti sono meno uniformi e continue.
Downsampling bicubico a
Utilizza una media ponderata anziché una media semplice, come nel downsampling, per determinare il colore del pixel. Questo metodo è più lento ma produce sfumature dei toni più uniformi.
Compressione/Qualità dell’immagine
Applica la compressione alle immagini a colori, in scala di grigi e monocromatiche. Per le immagini a colori e in scala di grigi, impostare anche la qualità.
Arrotonda con toni di grigio
Consente di arrotondare i margini non omogenei in immagini monocromatiche. Scegliere 2, 4 o 8 bit per specificare 4, 16 o 256 livelli di grigio. L’arrotondamento può far sembrare confusi i caratteri di piccole dimensioni o le righe sottili.
la compressione di testo e grafica è sempre attiva. Per disattivarla, impostare il parametro di Distiller appropriato. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alle informazioni su SDK in Acrobat Developer Center all’indirizzo www.adobe.com/go/learn_acr_devcenter_en (PDF, solo in inglese).
Criteri
Visualizza la finestra di dialogo relativa ai criteri delle immagini, in cui è possibile impostare le opzioni di elaborazione per le immagini a colori, in scala di grigi e monocromatiche le cui risoluzioni sono inferiori a quelle specificate. Per ogni tipo di immagine, immettere un valore di risoluzione, quindi selezionare Ignora, Avvisa e continua o Annulla processo.
Le opzioni del pannello Font consentono di specificare i font da incorporare in un PDF e se incorporare o meno un sottoinsieme di caratteri utilizzati nel PDF. È possibile incorporare i font OpenType®, TrueType e PostScript. I font con restrizioni di licenza sono elencati con un’icona di lucchetto . Se viene selezionato un font con una restrizione di licenza, la natura della restrizione viene descritta nella finestra di dialogo delle opzioni di Adobe PDF.
Quando si combinano file PDF con lo stesso sottoinsieme di font, Acrobat tenta di combinare i sottoinsiemi di font.
Incorpora tutti i font
Incorpora tutti i font utilizzati nel file. L’incorporazione dei font è necessaria per la compatibilità con PDF/X.
Incorpora font OpenType
Consente di incorporare tutti i font OpenType utilizzati nel file e di conservare le informazioni sul font OpenType per un layout delle righe avanzato. Questa opzione è disponibile solo se Acrobat 7 (PDF 1.6) o Acrobat 8 (PDF 1.7) è selezionato dal menu Compatibilità nel pannello Generali.
Crea un sottoinsieme di font incorporati quando la percentuale di caratteri utilizzati è inferiore
Consente di specificare un valore percentuale da non superare se si desidera incorporare solo un sottoinsieme di font. Se, ad esempio, la soglia è 35 e viene usato meno del 35% dei caratteri, Distiller incorpora solo quei caratteri.
Se l’incorporazione non riesce
Consente di specificare la modalità di risposta di Distiller se non è possibile trovare un font da incorporare durante l’elaborazione di un file.
Incorpora sempre
Per incorporare solo determinati font, spostarli nell’elenco Incorpora sempre. Assicurarsi che l’opzione Incorpora tutti i font non sia selezionata.
Non incorporare mai
Spostare i font che non si desidera incorporare in questo elenco. Se necessario, scegliere una cartella di font diversa dal menu a comparsa per visualizzare il font nell’elenco di font.
I font con restrizioni di licenza sono elencati con un’icona di lucchetto. Se viene selezionato un font con una restrizione di licenza, la natura della restrizione viene descritta nella finestra di dialogo delle opzioni di Adobe PDF.
Aggiungi nome
Se il font desiderato non si trova in una cartella di font, fare clic su Aggiungi nome. Inserire il nome del font, selezionare Incorpora sempre (o Non incorporare mai) e fare clic su Aggiungi.
I font TrueType possono contenere un’impostazione aggiunta dall’ideatore del font, per impedire che vengano incorporati nei file PDF.
Rimuovi
Consente di rimuovere un font dall’elenco Incorpora sempre o Non incorporare: Il font non viene rimosso dal sistema, ne viene eliminato solo il riferimento nell’elenco.
Acrobat non include i font Times, Helvetica e ZapfDingbats. Se si desidera che i destinatari del PDF possano visualizzare e stampare tali font nei PDF creati, sarà necessario incorporarli.
Se si decide di utilizzare le informazioni sulla gestione del colore contenute nel file PostScript mediante i CSF di Distiller o, al contrario, si definiscono impostazioni personalizzate, impostare tutte le informazioni sulla gestione del colore per Distiller nel pannello Colore della finestra di dialogo Impostazioni Adobe PDF.
File impostazioni
Elenca le impostazioni del colore, includendo quelle utilizzate nelle applicazioni grafiche. L’opzione Nessuno consente di modificare le impostazioni Criteri per la Gestione colore e Spazi di lavoro.
Criteri di gestione colore
Consente di specificare in che modo Distiller converte il colore non gestito in un file PostScript quando non si utilizza un file delle impostazioni del colore Distiller. Questo menu è disponibile quando nel menu File impostazioni è selezionata l’opzione Nessuno.
i valori impostati in Criteri per la gestione colore possono influire su un PDF in modo differente in base all’impostazione di compatibilità selezionata nel pannello Generali.
Mantieni colori inalterati
Lascia inalterati i colori dipendenti dalla periferica e mantiene i colori indipendenti dalla periferica il più possibile simili a quelli equivalenti. Si tratta di un’opzione utile per i laboratori di stampa che dispongono di periferiche calibrate, usano i dati di calibrazione per specificare il colore nel file e si limitano ad inviare il file a tali periferiche.
Tag per ogni elemento per la Gestione Colore/Conversione di tutti gli elementi per la Gestione Colore
Inserisce tag sugli oggetti colorati con un profilo ICC e calibra i colori, rendendoli indipendenti dalla periferica nei PDF compatibili con Acrobat 4 (PDF 1.3) e versioni successive. Converte gli spazi colore dipendenti dalla periferica nelle immagini (RGB, scala di grigi e CMYK) in spazi colore indipendenti dalla periferica (CalRGB, CalGray e Cie L*a*b) in PDF compatibili con Acrobat 3.0 (PDF 1.2).
Tag solo per le immagini per la Gestione Colore/Conversione delle sole immagini per la Gestione Colore
Inserisce tag dei profili ICC solo nelle immagini (non nel testo o negli oggetti vettoriali), che impediscono al testo nero di subire variazioni di colore quando si elaborano PDF compatibili con Acrobat 4.0 (PDF 1.3). Converte gli spazi colore dipendenti dalla periferica nelle immagini (RGB, scala di grigi e CMYK) in spazi colore indipendenti dalla periferica (CalRGB, CalGray e Lab) in PDF compatibili con Acrobat 3.0 (PDF 1.2).
Converti tutti i colori in sRGB/Conversione di tutti gli elementi in CalRGB
Calibra il colore rendendolo indipendente dalla periferica. Converte immagini CMYK e RGB in sRGB in file PDF compatibili con Acrobat 4 (PDF 1.3) o versioni successive. Converte immagini CMYK e RGB in RGB calibrati (CalRGB) in file PDF compatibili con Acrobat 3.0 (PDF 1.2). Opzione consigliata per i PDF che saranno utilizzati su schermo o con stampanti a bassa risoluzione.
Converti tutti i colori in CMYK
Converte gli spazi colore in DeviceGray o DeviceCMYK in base alle opzioni specificate nel menu Spazi di lavoro. Tutti gli Spazi di lavoro devono essere specificati.
Intento di rendering del documento
Scegliere un metodo per effettuare la mappatura dei colori tra gli spazi colore. Il risultato di qualsiasi metodo dipende dai profili degli spazi colore. Alcuni profili, ad esempio, producono risultati identici con metodi differenti.
Acrobat condivide quattro intenti di rendering (Percettivo, Saturazione, Colorimetria relativa e Colorimetria assoluta) con altre applicazioni Creative Suite.
Acrobat include inoltre un intento di rendering denominato Mantieni che indica che l’intento è specificato nella periferica di output anziché nel PDF. In molti dispositivi di output, Colorimetria relativa è l’intento predefinito.
Gli intenti possono essere ignorati o sostituiti in qualsiasi caso mediante operazioni di gestione del colore effettuate dopo la creazione di file PDF.
Spazi di lavoro
Per tutti i valori di Criteri per la gestione colore, ad eccezione di Mantieni i colori inalterati, scegliere uno spazio di lavoro per specificare i profili ICC utilizzati per definire e calibrare gli spazi colore in scala di grigi, RGB e CMYK nei PDF elaborati.
Grigio
Scegliere un profilo per definire lo spazio colore di tutte le immagini in scala di grigi nei file. Il profilo ICC predefinito per le immagini in scala di grigi è Adobe Gray - 20% Dot Gain. Scegliere Nessuno per impedire la conversione delle immagini in scala di grigi.
RGB
Scegliere un profilo per definire lo spazio colore di tutte le immagini RGB nei file. Il profilo predefinito, ovvero sRGB IEC61966-2.1, è riconosciuto dalla maggior parte delle periferiche di output. Scegliere Nessuno per impedire la conversione delle immagini RGB.
CMYK
Scegliere un profilo per definire lo spazio colore di tutte le immagini CMYK nei file. Il valore predefinito è U.S. Web Coated (SWOP) v2. Scegliere Nessuno per impedire la conversione delle immagini CMYK.
La scelta dell’opzione Nessuno per tutti e tre gli spazi colore produce lo stesso effetto della selezione dell’opzione Mantieni i colori inalterati.
È possibile aggiungere profili ICC (ad esempio, quelli forniti dal laboratorio di stampa) nella cartella ICCProfiles della cartella Common, alla cartella Windows\System\Color (Windows) o alla Cartella Sistema/ColorSync (macOS).
Mantieni valori CMYK per gli spazi colore CMYK calibrati
Se l’opzione è selezionata, i valori CMYK indipendenti dalla periferica sono trattati come se fossero dipendenti dalla periferica (DeviceCMYK), gli spazi colore indipendenti dalla periferica sono eliminati e i file PDF/X-1a utilizzano il valore Converti tutti i colori in CMYK. Se l’opzione è deselezionata, gli spazi colore indipendenti dalla periferica sono convertiti in CMYK se l’opzione Criteri per la Gestione colore è impostata su Converti tutti i colori in CMYK.
Mantieni rimozione sottocolore e generazione del nero
Consente di mantenere queste impostazioni, se presenti nel file PostScript. La generazione del nero calcola la quantità di nero da utilizzare per riprodurre un colore. La rimozione del sottocolore (UCR) consente di ridurre il ciano, il magenta e il giallo per compensare la generazione del nero. Poiché UCR utilizza una quantità minore di inchiostro, è la soluzione ideale per la stampa non patinata.
Quando vengono individuate le funzioni di trasferimento
Specifica come gestire le funzioni di trasferimento nei PDF. Le funzioni di trasferimento vengono utilizzate per effetti artistici e per correggere le caratteristiche di un determinato dispositivo di output.
Rimuovi
Elimina tutte le funzioni di trasferimento applicate. Le funzioni di trasferimento applicate devono essere rimosse a meno che il PDF non venga stampato sulla stessa periferica di output per il quale è stato creato il file PostScript di origine.
Mantieni
Mantiene le funzioni di trasferimento solitamente utilizzate per compensare l’ingrossamento o la riduzione dei punti, a seguito del trasferimento dell’immagine su pellicola. L’ingrossamento o la riduzione dei punti avviene quando i punti di inchiostro che formano un’immagine stampata sono più grandi o più piccoli del retino mezzetinte.
Applica
Applica la funzione di trasferimento, modificando i colori nel file ma non conservandoli. Questo metodo è utile per la creazione di effetti colore in un file.
Mantieni informazioni mezzitoni
Consente di mantenere le informazioni sui mezzitoni nei file. Le informazioni sui mezzitoni sono destinate all’uso con un determinato dispositivo di output.
Le opzioni del pannello Avanzate consentono di specificare i commenti delle Convenzioni strutturazione documenti (DSC) da conservare in un PDF e di impostare le altre opzioni relative alla conversione da PostScript. Nei file PostScript, i commenti DSC contengono informazioni relative al file, quali l’applicazione usata per creare il file, la data di creazione e l’orientamento delle pagine e forniscono la struttura per le descrizioni delle pagine del file, ad esempio le istruzioni iniziali e finali di una sezione prologue. I commenti DSC sono utili per i documenti destinati ad essere stampati in vari modi.
Per ulteriori informazioni, vedere i documenti disponibili nell’Adobe PDF Technology Center, all’indirizzo www.adobe.com/go/learn_acr_pdftechnology_en (PDF, solo in inglese).
L’opzione relativa al formato ASCII è stata rimossa da Distiller, ma è ancora disponibile come parametro di Distiller.
Consenti al file PostScript di prevalere sulle impostazioni di Adobe PDF
Questa opzione utilizza le impostazioni memorizzate in un file PostScript anziché nel file delle impostazioni PDF correnti. Per ulteriori informazioni su come personalizzare le impostazioni PDF, vedere le informazioni sull’SDK nelle guide per sviluppatori Acrobat e PDFL, all’indirizzo www.adobe.com/go/learn_acr_pdftechnology_en (PDF, solo in inglese).
Consenti PostScript XObjects
I PostScript XObjects memorizzano frammenti di codice PostScript da utilizzare quando un PDF viene stampato su una stampante PostScript. Utilizzare questa opzione solo in flussi di lavoro controllati dove non siano disponibili altre opzioni. L’opzione è disponibile quando nel menu Impostazioni è selezionato Standard o Dimensioni file minime.
Converti le sfumature in ombreggiature morbide
Converte le fusioni in ombreggiature morbide per Acrobat 4.0 e versioni successive, migliorando la qualità e riducendo le dimensioni dei PDF. Con Distiller è possibile convertire le sfumature di Adobe Illustrator, Adobe InDesign, Adobe FreeHand®, CorelDraw, QuarkXPress e Microsoft PowerPoint.
Converti linee smussate in curve
Riduce la quantità di punti di controllo utilizzati per creare curve in disegni CAD in modo da produrre PDF più piccoli e un rendering su schermo più veloce.
Mantieni semantica di copypage Level 2
Utilizza l’operatore di copypage definito in PostScript Level 2 anziché in PostScript Language Level 3. In presenza di un file PostScript, quando si seleziona questa opzione, un operatore di copypage copia la pagina. Se questa opzione non viene selezionata, viene eseguita un’operazione equivalente a quella di showpage, ma lo stato delle immagini non viene reinizializzato.
Mantieni impostazioni sovrastampa
Consente di conservare tutte le impostazioni di sovrastampa in file convertiti in PDF. Le impostazioni di sovrastampa consentono di creare colore stampando un inchiostro sopra un altro inchiostro.
Il valore predefinito di sovrastampa è diverso da zero
Impedisce agli oggetti in sovrastampa con valori CMYK pari a zero di rendere invisibili gli oggetti CMYK sottostanti.
Salva impostazioni Adobe PDF nel file PDF
Consente di incorporare il file delle impostazioni (.joboptions) utilizzato per creare il PDF come allegato. Per visualizzare il file delle impostazioni, scegliere Vista > Mostra/Nascondi > Pannelli di navigazione > Allegati in Acrobat.
Salva immagini JPEG originali nel PDF, se possibile
Consente di elaborare le immagini JPEG compresse (immagini già compresse utilizzando la codifica DCT) senza ripetere la compressione. Se l’opzione è deselezionata, le prestazioni migliorano perché si verifica solo la decompressione e non la ricompressione.
Opzione Salva Portable Job Ticket nel file PDF
Mantiene un job ticket PostScript in un PDF. I job ticket descrivono il file PostScript e possono essere successivamente utilizzati in un flusso di lavoro o per stampare il PDF.
Usa Prologue.ps e Epilogue.ps
Invia un file prologue ed epilogue insieme a ciascun processo. Questi file possono essere utilizzati per aggiungere codice PostScript personalizzato da eseguire all’inizio o alla fine di ogni processo PostScript in fase di conversione.
I file Prologue.ps e Epilogue.ps di esempio si trovano in Windows 11 (64 bit), Windows 10 versione 1810 o successiva (32 bit e 64 bit), Windows 8, 8.1 (32 bit e 64 bit)†, Windows 7 SP1 (32 bit e 64 bit) o Windows Server-2008 R2 (64 bit), 2012 (64 bit), 2012 R2 (64 bit)†, 2016 (64 bit), oppure 2019 (64 bit)
/Utenti/[nomeutente]/AppData/Roaming/Adobe/Adobe PDF/Distiller/Data oppure (Mac OS)/Libreria/Supporto applicazioni/Adobe/Adobe PDF/Distiller/Data.
In Esplora risorse di Windows (Windows 7 e versioni successive), la cartella Application Data è in genere nascosta; per renderla visibile, scegliere Visualizza > Mostra e selezionare Elementi nascosti. In alternativa, è possibile digitare il percorso corrispondente nella barra degli indirizzi.
In Acrobat Standard Distiller elabora i file prologue ed epilogue solo se entrambi sono presenti e posizionati nel percorso corretto. È necessario che vengano utilizzati insieme.
In Acrobat Pro Distiller elabora i file prologue ed epilogue solo se entrambi sono presenti e posizionati nel percorso corretto. È necessario che vengano utilizzati insieme. Se i file prologue e epilogue si trovano allo stesso livello delle cartelle In e Out di una cartella esaminata, vengono utilizzati al posti di quelli contenuti nella cartella di Distiller.
Elabora commenti DSC
Mantiene le informazioni DSC (Document Structuring Conventions - Convenzioni strutturazione documenti) di un file PostScript.
Registra avvisi DSC
Consente di visualizzare i messaggi di avviso relativi ai commenti DSC non conformi durante l’elaborazione del file e li aggiunge a un file di registro.
Mantieni informazioni EPS da DSC
Mantiene le informazioni relative a un file EPS, ad esempio l’applicazione di origine e la data di creazione.
Mantieni commenti OPI
Conserva le informazioni necessarie per sostituire un’immagine o commento FPO (For Placement Only) con l’immagine ad alta risoluzione presente sui server che supportano Open Prepress Interface (OPI) versione 1.3 e 2.0. Per ulteriori informazioni, vedere la specifica OPI 2.0 all’indirizzo https://www.pdfa.org/norm-refs/5660_OPI_2_0.pdf (PDF, solo in inglese).
Mantieni informazioni documento da DSC
Conserva le proprietà del documento, ad esempio il titolo e la data e l’ora di creazione nel PDF.
Ridimensiona pagina e centra immagine per i file EPS
Centra un’immagine EPS e ridimensiona la pagina in modo che si adatti al contorno dell’immagine. Se l’opzione è deselezionata, la pagina viene ridimensionata e centrata in base alle coordinate dell’angolo superiore sinistro dell’oggetto superiore sinistro e dell’angolo inferiore destro dell’oggetto inferiore destro contenuti nella pagina. Questa opzione riguarda solo i processi di elaborazione di un unico file EPS.
Grazie alle opzioni Standard, è possibile controllare il contenuto del documento nel file PostScript per assicurarsi che vengano soddisfatti i criteri degli standard PDF/X-1a, PDF/X-3 o PDF/A prima di creare il PDF. Per i file compatibili con lo standard PDF/X, è possibile anche richiedere che i file PostScript soddisfino criteri aggiuntivi selezionando delle opzioni nel pannello Standard. La disponibilità delle opzioni dipende dallo standard selezionato. È inoltre possibile creare un file PDF/X da un PDF compatibile utilizzando la funzione Verifica preliminare in Acrobat.
File compatibili con PDF/X
Conforme allo standard PDF/X per la produzione di stampa ad alta risoluzione.
PDFMaker, il metodo di conversione utilizzato per convertire i file di Microsoft Word e di altre applicazioni in PDF, non crea file compatibili con lo standard PDF/X.
Compatibilità con lo standard PDF/A
Conforme allo standard PDF/A per i documenti di archiviazione.
se è stata impostata una cartella esaminata per la creazione di file conformi a PDF/A in Acrobat Pro, non applicare alcuna protezione alla cartella. Lo standard PDF/A non consente la cifratura.
Standard per conformità
Produce un rapporto che indica se il file è conforme allo standard selezionato e, in caso contrario, segnala i problemi rilevati. Il file registro viene visualizzato nella parte inferiore della finestra di dialogo.
i PDF compatibili con entrambi gli standard PDF/X-1a e PDF/X-3 in Acrobat 6.0 sono compatibili automaticamente con PDF/X-1a in Acrobat XI.
Se non compatibile
Consente di specificare se creare il PDF quando il file PostScript non soddisfa i requisiti dello standard.
Continua
Consente di creare un PDF anche se il file PostScript non soddisfa i requisiti e le note relative a questi problemi inserite nel rapporto.
Annulla processo
Consente di creare un PDF solo se il file PostScript soddisfa i requisiti delle opzioni del rapporto selezionate ed è altrimenti valido.
Segnala come errore (Acrobat Pro)
Contrassegna il file PostScript come non compatibile se una delle opzioni di reporting è selezionata e una TrimBox o una ArtBox non sono presenti in una pagina.
Imposta TrimBox su MediaBox con scarti (Acrobat Pro)
Calcola i valori della TrimBox in base agli scarti della MediaBox delle rispettive pagine se non è specificata né una TrimBox né una ArtBox. La TrimBox è sempre delle stesse dimensioni o di dimensioni inferiori rispetto alla MediaBox in cui è contenuta.
Imposta BleedBox su MediaBox (Acrobat Pro)
Utilizza i valori della MediaBox per la BleedBox se quest’ultima non è specificata.
Imposta BleedBox su TrimBox con scarti (Acrobat Pro)
Calcola i valori della BleedBox in base agli scarti della TrimBox delle rispettive pagine se la BleedBox non è specificata. La BleedBox è sempre delle stesse dimensioni o di dimensioni superiori rispetto alla TrimBox in essa contenuta. Questa opzione utilizza le unità specificate nel pannello Generali della finestra di dialogo Impostazioni Adobe PDF.
Nome profilo intento di output (Acrobat Pro)
Indica la condizione di stampa definita per la quale è stato preparato il documento ed è obbligatoria per la compatibilità con lo standard PDF/X. Se nel documento non è stato specificato il nome di un profilo di un intento di output, Distiller utilizza il valore selezionato da questo menu. Scegliere l’opzione Nessuno se il flusso di lavoro richiede che nel documento venga fornito l’intento di output.
Identificatore condizione di output (Acrobat Pro)
Indica il nome di riferimento specificato dal registro del nome del profilo dell’intento di output. Per ulteriori informazioni, fare clic sul punto interrogativo accanto all’opzione.
Condizione di output (Acrobat Pro)
Descrive la condizione di stampa desiderata. Questa voce può essere utile per il destinatario desiderato del PDF. Per ulteriori informazioni, fare clic sul punto interrogativo accanto all’opzione.
Nome registro (URL) (Acrobat Pro)
Indica l’indirizzo Web per la ricerca di ulteriori informazioni sul profilo dell’intento di output. L’URL viene immesso automaticamente per i nomi di registro ICC. Il nome di registro è facoltativo ma consigliato. Per ulteriori informazioni, fare clic sul punto interrogativo accanto all’opzione.
Trapping (Acrobat Pro)
Indica lo stato di trapping nel documento. La conformità allo standard PDF/X richiede un valore True o False. Se nel documento non è specificato lo stato Trapping, viene utilizzato il valore fornito in questo campo. Se il flusso di lavoro richiede che nel documento venga fornito lo stato Trapping, scegliere Lascia non definito.
Quando si crea un file PDF, occorre stabilire quale versione PDF usare. È possibile modificare la versione PDF selezionando un altro predefinito oppure scegliendo un’opzione di compatibilità al momento del salvataggio del file in PDF o della modifica di un predefinito PDF.
In genere, a meno che non vi sia l’esigenza di garantire la compatibilità con versioni precedenti, è consigliabile utilizzare la versione più recente, in questo caso la versione 1.7. La versione più recente include tutte le ultime caratteristiche e funzionalità. Se si creano documenti da distribuire a numerose persone, scegliere Acrobat 5.0 (PDF 1.4) oppure Acrobat 6.0 (PDF 1.5) per consentire agli utenti di visualizzarli e stamparli.
La seguente tabella confronta alcune delle funzioni dei PDF creati con diverse impostazioni di compatibilità.
Acrobat 8.0 e 9.0 utilizzano PDF 1.7.
Acrobat 4.0 (PDF 1.3) |
Acrobat 5.0 (PDF 1.4) |
Acrobat 6.0 (PDF 1.5) |
Acrobat 7.0 (PDF 1.6) e Acrobat X (PDF 1.7) |
I PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat 3.0 e Acrobat Reader 3.0 e versioni successive. |
I PDF così ottenuti possono essere aperti in Acrobat 3.0 e Acrobat Reader 3.0 e versioni successive. Tuttavia, le caratteristiche specifiche delle versioni successive potrebbero essere non disponibili o non visualizzabili. |
La maggior parte dei PDF così ottenuti può essere aperta in Acrobat 4.0 e Acrobat Reader 4.0 e versioni successive. Tuttavia, le caratteristiche specifiche delle versioni successive potrebbero essere non disponibili o non visualizzabili. |
La maggior parte dei PDF così ottenuti può essere aperta in Acrobat 4.0 e Acrobat Reader 4.0 e versioni successive. Tuttavia, le caratteristiche specifiche delle versioni successive potrebbero essere non disponibili o non visualizzabili. |
L’uso di disegni con effetti di trasparenza interattivi non è supportato. Le eventuali trasparenze devono essere convertite prima della conversione in PDF 1.3. |
L’uso delle trasparenze interattive nelle illustrazioni è supportato. La funzione Acrobat Distiller converte la trasparenza. |
L’uso delle trasparenze interattive nelle illustrazioni è supportato. La funzione Acrobat Distiller converte la trasparenza. |
L’uso delle trasparenze interattive nelle illustrazioni è supportato. La funzione Acrobat Distiller converte la trasparenza. |
I livelli non sono supportati. |
I livelli non sono supportati. |
Mantiene i livelli quando i file PDF vengono creati da applicazioni che supportano la generazione di documenti PDF a più livelli, quali Illustrator CS e versioni successive o InDesign CS e versioni successive. |
Mantiene i livelli quando i file PDF vengono creati da applicazioni che supportano la generazione di documenti PDF a più livelli, quali Illustrator CS e versioni successive o InDesign CS e versioni successive. |
Supporta lo spazio colore DeviceN con 8 coloranti. |
Supporta lo spazio colore DeviceN con 8 coloranti. |
Supporta lo spazio colore DeviceN con un massimo di 31 coloranti. |
Supporta lo spazio colore DeviceN con un massimo di 31 coloranti. |
I font multibyte possono essere incorporati. Distiller converte i font durante l’incorporazione. |
I font multibyte possono essere incorporati. |
I font multibyte possono essere incorporati. |
I font multibyte possono essere incorporati. |
Supporta la protezione RC4 a 40 bit. |
Supporta la protezione RC4 a 128 bit. |
Supporta la protezione RC4 a 128 bit. |
Supporta la protezione RC4 a 128 bit e AES (Advanced Encryption Standard) a 128 bit. |
È possibile salvare e riutilizzare le proprie definizioni dei predefiniti Adobe PDF. Condividere un predefinito personalizzato inviando una copia del file risultante ad altri utenti per aggiungere nelle app Distiller installate nei computer.
I file delle impostazioni PDF hanno l’estensione .joboptions. I file predefiniti personali vengono archiviati nelle seguenti posizioni.
Windows 11 (64 bit), Windows 10 versione 1810 o successiva (32 bit e 64 bit), Windows 8, 8.1 (32 bit e 64 bit)†, Windows 7 SP1 (32 bit e 64 bit) oppure Windows Server - 2008 R2 (64 bit), 2012 (64 bit), 2012 R2 (64 bit)†, 2016 (64 bit) oppure 2019 (64 bit) Utenti/Utente/AppData/Roaming/Adobe/Adobe PDF/Settings
(Acrobat Pro per macOS) Utenti/[nome utente]/Libreria/Supporto applicazioni/Adobe/Adobe PDF/Settings
Trascinare il file con estensione .joboptions nella finestra di Distiller.
In Acrobat Distiller, scegliere Impostazioni > Aggiungi impostazioni Adobe PDF, individuare il file .joboptions copiato, selezionarlo e fare clic su Apri.
Il file delle impostazioni viene visualizzato quale l’opzione selezionata nel menu Impostazioni predefinite.
Quando si convertono file PostScript in PDF, è possibile convertire oggetti vettoriali, ad esempio testo e grafica, e comprimere ed eseguire il downsampling delle immagini. La grafica viene definita mediante un’equazione matematica e viene generalmente creata con programmi di disegno quale Adobe Illustrator. Le immagini (a colori, monocromatiche o in scala di grigi) sono descritte come pixel e sono create con applicazioni quali Adobe Photoshop o mediante scansione. Le immagini monocromatiche comprendono la maggior parte delle illustrazioni in bianco e nero create da programmi di pittura e tutte le immagini acquisite tramite scansione con una profondità di immagine di 1 bit.
Quando si esegue il downsampling, vale a dire si riduce il numero di pixel, parte dei dati dell’immagine viene eliminata. Con Distiller viene specificato un metodo di interpolazione, downsampling medio, downsampling bicubico o subsampling, per determinare la modalità di eliminazione dei pixel. A seconda delle impostazioni scelte, la compressione e il downsampling consentono di ottenere un PDF di dimensioni sensibilmente ridotte senza perdita significativa di dettagli e precisione.
Durante l’elaborazione di un file in Distiller, generalmente le impostazioni di compressione definite vengono applicate a tutte le immagini del file. Tuttavia, è possibile assegnare differenti metodi di compressione e downsampling alle singole immagini.
Variare i metodi di compressione e downsampling in un PDF
Prima di creare un PDF, è possibile adottare diversi approcci per applicare differenti opzioni di compressione e downsampling alle singole immagini che saranno inserite nel documento:
Usare Adobe Photoshop CC per ricampionare e comprimere i file di immagine esistenti prima di utilizzare Distiller. Prima di creare il PDF in Distiller, accertarsi di avere deselezionato le opzioni di compressione e downsampling o subsampling.
Creare un file PostScript per ogni parte del documento da elaborare in modo diverso e usare le opzioni di compressione differenti per l’elaborazione di ogni parte. Quindi utilizzare Distiller per unire i file in un singolo PDF.
Quando si creano immagini a colori, in scala di grigi e monocromatiche in un’applicazione grafica quale Adobe Photoshop CC, selezionare le impostazioni di compressione e downsampling desiderate in fase di salvataggio di ogni immagine nell’applicazione.
Inserire i parametri di Distiller prima delle immagini in un file PostScript. Questa tecnica consente di utilizzare metodi diversi per elaborare tutte le immagini di un documento ed è la più difficile da applicare in quanto presuppone la conoscenza della programmazione PostScript. Per ulteriori informazioni sull’utilizzo dei parametri, vedere la documentazione dell’SDK in Acrobat Developer Center, all’indirizzo https://opensource.adobe.com/dc-acrobat-sdk-docs/acrobatsdk/ (solo in inglese).
per applicare i parametri Distiller inseriti, selezionare Consenti al file PostScript di prevalere sulle impostazioni di Adobe PDF nel pannello Avanzate della finestra di dialogo Impostazioni Adobe PDF in Distiller. Questa opzione sostituisce le impostazioni selezionate nella finestra di dialogo Adobe PDF.
Per il testo e la grafica viene utilizzata la compressione ZIP. Per le immagini a colori e in scala di grigi viene utilizzata la compressione ZIP o JPEG, per le immagini monocromatiche, infine, viene usata la compressione ZIP, CCITT Gruppo 3 o 4 oppure Lunghezza sequenza.
A. ZIP B. JPEG C. CCITT D. Run-length
È possibile scegliere uno dei metodi di compressione descritti di seguito.
ZIP
Questa compressione è indicata per le immagini con ampie aree di un unico colore o motivi ripetuti e per immagini in bianco e nero con motivi ripetuti. Acrobat supporta solo la compressione ZIP a 8 bit, che viene definita senza perdite poiché i dati non vengono eliminati per ridurre le dimensioni del file e la qualità dell’immagine rimane invariata.
la versione del filtro ZIP utilizzata nei prodotti Adobe deriva dal pacchetto zlib di Jean-loup Gailly e Mark Adler, che ringraziamo per la preziosa assistenza fornita.
JPEG
Ideale per immagini a colori o in scala di grigi, ad esempio le fotografie a tono continui. Il metodo JPEG è di tipo con perdita, ovvero comporta la perdita di una parte dei dati delle immagini e può quindi incidere negativamente sulla qualità finale. Tuttavia, il tentativo di riduzione delle dimensioni del file viene sempre effettuato con una perdita minima di informazioni. Poiché la compressione JPEG elimina i dati, è possibile ottenere dimensioni dei file molto più ridotte rispetto alla compressione ZIP.
CCITT
Disponibile solo per le immagini bitmap monocromatiche. Il metodo di compressione CCITT (Consultative Committee on International Telegraphy and Telephony) è adatto alle immagini in bianco e nero e alle immagini acquisite tramite scansione con una profondità di immagine di 1 bit. L’opzione Gruppo 4 garantisce un buon livello di compressione e si rivela efficace per la maggior parte delle immagini monocromatiche. Gruppo 3, usato da gran parte dei sistemi fax, comprime le immagini monocromatiche una riga alla volta.
Run-length
Garantisce i migliori risultati per immagini che contengono grandi aree di colore bianco e nero uniforme.